L’attività grafico-pittorica costituisce per i bambini un mezzo privilegiato per descrivere l’esperienza del mondo che li circonda, esprimere ed elaborare il loro mondo interno.
La finalità dei laboratori espressivi è quella di offrire un contesto accogliente e stimolante che favorisca l’attivazione del processo creativo dei partecipanti e la libera espressione attraverso la sperimentazione dei materiali artistici. L’attività grafico-pittorica costituisce per i bambini un mezzo privilegiato per descrivere l’esperienza del mondo che li circonda, esprimere ed elaborare il loro mondo interno.
Giocando liberamente con i materiali, all’interno di uno spazio protetto, il bambino può esprimere stati d’animo del momento così come sentimenti più antichi e radicati che, all’interno della relazione, possono essere accolti, elaborati e trasformati.
La programmazione degli incontri, in un determinato giorno e in una determinata ora, permette di percepire e riconoscere il laboratorio come uno spazio protetto in cui potersi esprimere.
Martedì 17 maggio si sono uniti al gruppo dei bambini abitualmente coinvolti, nei laboratori espressivi proposti dal progetto MamHabitat, anche alcuni bambini ucraini ospiti con le loro mamme presso il Divino Amore.
La proposta offerta al primo incontro dopo un momento di gioco libero in giardino ed una gustosa merenda, è stata quella di scrivere il proprio nome in maniera creativa per presentarsi al gruppo.
Il nome proprio di ogni bambino è una affermazione di identità e scriverlo in maniera creativa è una valorizzazione del proprio Essere nel gruppo. I bambini hanno potuto scegliere la dimensione del foglio ed il materiale da utilizzare. Il foglio è lo spazio che occupiamo che veicola sentimenti più profondi.
Tutti hanno aderito in maniera creativa alla proposta, offrendo una piccola parte di sé al gruppo, qualcuno in maniera più esplicita altri appena sussurrata.
Ci auguriamo che i bambini possano continuare a frequentare il nostro “Spazio” per poter condividere una parte del loro mondo interno che in questo momento pensiamo debba poter trovare libera espressione e accoglienza.
Barbara Guidi, responsabile dei laboratori espressivi